Lotta all’evasione, scende in campo il Fisco: controlli più rapidi e mirati grazie all’IA
Nel 2024 l’Agenzia delle Entrate ha intensificato la sua offensiva contro l’evasione fiscale, e nel 2025 la lotta si fa ancora più tecnologica. Il piano si basa su un utilizzo strategico dell’intelligenza artificiale per individuare tempestivamente anomalie fiscali e velocizzare i controlli. L’obiettivo è chiaro: aumentare il gettito, migliorare l’efficienza e incentivare l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti.
Grazie a un sofisticato sistema di analisi predittiva, il Fisco punta a selezionare in modo più efficace i soggetti da sottoporre a verifica, riducendo i tempi tra l’individuazione dell’irregolarità e l’avvio del controllo. Il nuovo approccio consentirà di orientare le attività ispettive dove è più probabile trovare evasione reale, evitando accertamenti inutili e tutelando i contribuenti onesti.
La strategia non si ferma alla repressione, ma punta anche alla prevenzione. L’Agenzia rafforzerà il ricorso agli alert preventivi, notificando ai contribuenti eventuali discordanze nei dati prima che si trasformino in violazioni vere e proprie. I modelli predittivi elaborati dall’intelligenza artificiale, già sperimentati negli ultimi mesi, permetteranno di intercettare comportamenti a rischio e intervenire tempestivamente.
Parallelamente, prosegue l’attività di incasso: nel 2024 il Fisco ha recuperato quasi 30 miliardi di euro grazie all’attività di compliance, mentre per il 2025 l’obiettivo è aumentare ulteriormente la quota derivante da adempimento spontaneo. Un risultato che si punta a raggiungere anche grazie all’invio di lettere di compliance sempre più mirate ed efficaci.
La digitalizzazione, dunque, si conferma alleata fondamentale nella modernizzazione della macchina fiscale. Con l’intelligenza artificiale al fianco degli ispettori, il Fisco si prepara a una nuova stagione di controlli più veloci, intelligenti e meno invasivi.
