Bitcoin come Internet: il rischio della domesticazione
PARTE 1 — L’EVOLUZIONE DI INTERNET: DA LIBERTÀ A MONOPOLIO
1. La nascita: un sogno libero
Internet nasce negli anni ‘60-70 come progetto militare e accademico (ARPANET), per garantire comunicazioni resilienti e distribuite. Negli anni ‘90, con l’arrivo del World Wide Web, la rete diventa uno spazio pubblico, accessibile a tutti. I pionieri dell’epoca immaginavano un mondo dove la conoscenza era libera, la censura assente, e ognuno poteva esprimersi senza filtri.
2. L’era pionieristica (1990-2005)
È il tempo di Napster, IRC, i primi forum, i blog, Wikipedia. Internet è decentralizzato, creativo, anarchico. Chiunque può pubblicare contenuti, creare una community. Le prime aziende tech nascono in garage e si presentano come rivoluzionarie. È la fase in cui l’ideologia hacker e open source guida la rete.
3. L’era della piattaformizzazione (2005-2015)
Google, Facebook, Amazon, Apple e Microsoft diventano colossi. Iniziano ad aggregare dati, utenti e contenuti, offrendo servizi gratuiti in cambio della profilazione. Internet da rete libera diventa rete filtrata da algoritmi. Le piattaforme decidono cosa si vede, cosa si monetizza, cosa si censura.
4. L’era della sorveglianza e del controllo (2015-oggi)
Con la diffusione di smartphone, social media e AI, l’utente è tracciato 24/7. Le big tech si trasformano in infrastrutture private della sfera pubblica. Stati e aziende collaborano per censurare, manipolare o “moderare” i contenuti. Internet resta centrale, ma non più libero come ai suoi albori.
PARTE 2 — LA NASCITA DI BITCOIN E LA SUA EVOLUZIONE
1. La nascita di Bitcoin (2008-2009)
Bitcoin nasce nel 2008 con il whitepaper di Satoshi Nakamoto, nel pieno della crisi finanziaria globale. Il suo scopo? Creare denaro digitale senza banche, libero da censura, inflazione e controllo statale. Il sogno: una moneta decentralizzata, peer-to-peer, pubblica e programmabile.
“A purely peer-to-peer version of electronic cash…” — Bitcoin Whitepaper
2. Fase pionieristica (2009-2013)
Bitcoin viene adottato da cypherpunk, libertari, tecnici, idealisti. È difficile da usare, ma rappresenta una forma di ribellione finanziaria. Si diffonde su forum (Bitcointalk), viene usato su Silk Road, e ha un’aura quasi underground. Nessuno lo considera “investimento”, ma strumento di libertà.
3. L’adozione speculativa (2013-2017)
Arrivano le prime piattaforme di trading, gli exchange centralizzati (Coinbase, Binance, ecc.). Bitcoin viene visto sempre più come riserva di valore, oro digitale, asset speculativo. Cresce la sua visibilità, ma diminuisce l’uso quotidiano come moneta.
4. L’era istituzionale (2018-oggi)
Bitcoin entra nei portafogli di banche, hedge fund, stati (come El Salvador). Viene regolamentato, tassato, sorvegliato. Il suo codice è ancora libero e aperto, ma l’ecosistema è colonizzato da grandi player. L’uso principale è accumulare e tenere, non spendere o scambiare.
PARTE 3 — PARAGONE TRA INTERNET E BITCOIN: PASSATO, PRESENTE E FUTURO
Aspetto | Internet | Bitcoin |
---|---|---|
Origine | Accademica/libertaria | Cypherpunk/libertaria |
Ideale iniziale | Conoscenza e comunicazione libere | Denaro libero, senza intermediari |
Tecnologia base | Decentralizzata (protocollo TCP/IP) | Decentralizzata (blockchain, PoW) |
Prima fase | Accesso libero, sperimentazione | Scambi tra pionieri, utopia monetaria |
Colonizzazione | Big Tech, pubblicità, sorveglianza | Exchange, ETF, investitori istituzionali |
Oggi | Controllato da oligopoli | Speculativo, semi-centralizzato |
Uso reale | Intrattenimento, social, e-commerce | Store of value, strumento geopolitico |
PARTE 4 — COSA DIVENTERÀ BITCOIN?
Bitcoin come Internet: il rischio della domesticazione
Come Internet, Bitcoin è nato libero e si è istituzionalizzato. Oggi gran parte dei BTC è custodita da aziende, ETF e piattaforme centralizzate. Le transazioni on-chain sono poche, lente, costose. La rete è più un “sistema finanziario alternativo” che una vera “moneta del popolo”.
Il paradosso: per sopravvivere, Bitcoin ha dovuto adattarsi al sistema che voleva distruggere.
Due scenari futuri
Scenario ottimista (resilienza cypherpunk)
-
Layer 2 come Lightning Network crescono.
-
L’auto-custodia e i wallet open source si diffondono.
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Bitcoin rimane rifugio etico contro censura e inflazione.
-
Diventa la base per un Internet del denaro libero, come Tor o Mastodon per la comunicazione.
Scenario pessimistico (cattura istituzionale)
-
Gli ETF e le banche controllano l’offerta.
-
I governi ne limitano l’uso non regolato.
-
Bitcoin resta solo un bene finanziario per ricchi, snaturato dalla sua missione originaria.
-
I piccoli utenti sono esclusi o spinti verso versioni “compliant”.
Reti alternative e comunità “ribelli” su Internet
-
Guifi.net
Una rete comunitaria aperta e neutrale in Catalogna, con decine di migliaia di nodi Wi‑Fi gestiti da utenti stessi
🔗 https://guifi.net/en -
Freifunk
Iniziativa tedesca di mesh network, oltre 41.000 access point gestiti da comunità locali en.wikipedia.orgen.wikipedia.org
🔗 https://freifunk.net -
Ninux.org
Rete wireless italiana, nata a Roma nel 2002, incentrata su net neutrality e infrastruttura comunitaria en.wikipedia.org+1reddit.com+1en.wikipedia.org
🔗 http://ninux.org -
GNUnet
Progetto peer‑to‑peer per costruire uno stack alternativo, sicuro e decentralizzato sostitutivo di Internet en.wikipedia.org+1reddit.com+1wired.com+6reddit.com+6github.com+6
🔗 https://gnunet.org -
Freenet
Rete P2P per lo scambio anonimo e censura‑resistente, supporta “freesites” github.com+3trackawesomelist.com+3reddit.com+3reddit.com+3medium.com+3reddit.com+3
🔗 https://freenet.org -
Scuttlebutt / Manyverse
Social network peer‑to‑peer, funziona anche offline e replica dati quando ci si connette en.wikipedia.org+6medium.com+6reddit.com+6
🔗 https://scuttlebutt.nz -
Fediverse (Mastodon, Pixelfed, Friendica, Diaspora, PeerTube, Lemmy)
Suite di reti sociali distribuite, utenti e server indipendenti ma interoperabili reddit.com+2helalabs.com+2decentnet.github.io+2inlea.com+13web3convergence.com+13en.wikipedia.org+13reddit.com+2gncrypto.news+2en.wikipedia.org+2
🔗 Mastodon: https://joinmastodon.org
🔗 Pixelfed: https://pixelfed.org
🔗 Diaspora*: https://diasporafoundation.org
🔗 PeerTube: https://joinpeertube.org
🔗 Lemmy: https://lemmy.world -
Aether
Piattaforma simile a Reddit, P2P, post spariscono dopo 6 mesi, senza server centrali itsfoss.com+2gncrypto.news+2en.wikipedia.org+2lifewire.com
🔗 https://getaether.net
Comunità cypherpunk e anarchiche legate a Bitcoin
-
Cypherpunks (anni ‘90)
Gruppo pionieristico che ha sviluppato soluzioni come PGP e crittografia a chiave pubblica wired.com
🔗 Archive “Crypto Rebels” su Wired -
Dark Wallet (Amir Taaki & Cody Wilson, 2014)
Progetto Bitcoin per pagamenti anonimi, volto a rafforzare la privacy finanziaria wired.comwired.com+1wired.com+1 -
Hacker Monks (Amir Taaki, post‑2014)
Iniziativa politica-tecnologica pro-Bitcoin per supportare movimenti decentralizzati e preservare lo spirito originario della criptovaluta wired.com
Sintesi visuale
Categoria | Community/Progetto | Link |
---|---|---|
Internet decentralizzato | Guifi.net, Freifunk, Ninux | guifi.net, freifunk.net, ninux.org |
GNUnet, Freenet, Scuttlebutt | gnunet.org, freenet.org, scuttlebutt.nz | |
Fediverse social | Mastodon, Pixelfed, Diaspora*, PeerTube, Lemmy, Aether | joinmastodon.org, pixelfed.org, diasporafoundation.org, joinpeertube.org, lemmy.world, getaether.net |
Bitcoin cypherpunk | Cypherpunks, Dark Wallet, Hacker Monks | vedi Wired archives |
CONCLUSIONE: LIBERTÀ TECNOLOGICA È UNA LOTTA CONTINUA
Internet e Bitcoin condividono una storia simile: nascita decentralizzata, crescita libera, successiva cattura da parte di élite tecnocratiche e finanziarie.
Ma entrambi offrono ancora fessure di libertà: reti alternative, software open source, comunità ribelli.
“Il futuro di Bitcoin, come quello di Internet, non è scritto nel codice, ma nelle mani di chi lo usa e lo difende.”
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