Internet ci ha promesso libertà, ma ci ha resi servi in abbonamento: il nuovo feudalesimo digitale dei social!
Dal possesso all’abbonamento: come Internet ci ha cambiato
Una volta comprare significava possedere. Compravi un CD e la musica era tua, compravi un libro e lo mettevi in libreria, compravi un software e potevi usarlo per sempre. Oggi, quasi tutto è diventato abbonamento: film in streaming, musica, persino auto e smartphone.
Perfino la nostra identità digitale è “in affitto”. Siamo passati dal possesso all’uso a tempo determinato, sospendibile con un click — ma non da noi. Dai servizi streaming ai social, viviamo in un mondo dove la proprietà è scomparsa e siamo sempre ospiti di qualcun altro.
Il nuovo feudalesimo digitale
Il paragone è forte, ma calzante: Internet è diventato una sorta di neo-feudalesimo digitale. Come un tempo i contadini lavoravano le terre dei nobili, oggi noi lavoriamo i campi digitali dei grandi social network.
Chi sono i nobili? I CEO di Meta, TikTok, X (Twitter), YouTube, Snap.
Chi sono i servi della gleba? Noi. Gli utenti.
Ogni giorno postiamo:
- foto
- video
- testi
- pensieri
- storie della nostra vita
Gratis.
Eppure, proprio questi contenuti generano miliardi di euro di introiti pubblicitari, alimentando lo stile di vita dorato dei nuovi nobili digitali.
Mark Zuckerberg, Elon Musk, Sundar Pichai, Evan Spiegel, Shou Zi Chew vivono (anche letteralmente) in regge di vetro e acciaio, costruite sul nostro “lavoro gratuito”.
Internet non è gratis: lo paghiamo col nostro lavoro e con i dati
Siamo cresciuti con l’illusione che “Internet sia gratis.” Ma ogni piattaforma “free” nasconde un prezzo:
- I nostri dati vengono venduti o usati per profilare pubblicità su misura.
- Il nostro tempo è sottratto a vita vera, relazioni, passioni.
- Il nostro lavoro creativo (post, video, foto) è monetizzato dai social, mentre noi non riceviamo nulla, se non qualche like.
Siamo vassalli digitali che lavorano la terra (virtuale), mentre i nobili raccolgono il raccolto sotto forma di soldi veri.
E anche i social diventano… in abbonamento!
Come se non bastasse, i social stanno spingendo anche gli utenti a pagare.
- Twitter (ora X) offre account Premium per avere più visibilità.
- Instagram propone abbonamenti per creator e badge.
- Facebook ha introdotto Meta Verified, a pagamento.
- YouTube spinge a sottoscrivere YouTube Premium per non avere pubblicità.
Così il modello feudale si fa ancora più estremo: non solo lavoriamo gratis, ma cominciamo pure a pagare per poter “lavorare meglio” sui campi digitali!
Il prezzo della libertà digitale
Questa trasformazione dal possesso all’abbonamento ci ha tolto:
- libertà digitale
- controllo sui contenuti
- privacy
- indipendenza economica
Siamo legati a piattaforme che possono cancellare il nostro account, oscurare i nostri contenuti o modificarne la visibilità in base agli algoritmi. È come se il signorotto medievale potesse decidere chi far parlare e chi no nel villaggio.
Anche nel condominio… tutto diventa servizio
Persino il mondo immobiliare subisce questa evoluzione. Oggi esistono:
- affitti brevi
- condomini con servizi “on demand”
- co-living in abbonamento
Un amministratore di condominio a Roma deve conoscere queste tendenze. Gestire un palazzo in cui convivono proprietari, affittuari a breve termine, lavoratori digitali e servizi in abbonamento richiede nuove competenze giuridiche e tecnologiche.
Perché il nuovo feudalesimo digitale non si ferma ai social: entra anche nei palazzi in cui viviamo.
Come possiamo liberarci?
- Diversifica le piattaforme: non puntare tutto su un solo social.
- Valorizza i contenuti tuoi: apri blog, newsletter, canali personali.
- Sii consapevole: Internet non è gratis. Se non paghi col denaro, paghi col tuo lavoro e con i tuoi dati.
- Chiedi regole chiare: le leggi UE (come il Digital Services Act) stanno iniziando a regolamentare i giganti tech, ma serve pressione sociale perché funzionino.
In sintesi
Internet ci ha promesso libertà. Ma ci ha consegnato un nuovo feudalesimo digitale. I nobili CEO vivono di ciò che noi, ignari contadini digitali, postiamo ogni giorno. E ora ci chiedono pure l’abbonamento per poter “lavorare” meglio sui loro terreni virtuali.
Possiamo uscirne? Sì. Ma serve consapevolezza. E, forse, riprenderci il possesso di ciò che è nostro: contenuti, tempo e libertà.
Vuoi difendere il tuo spazio anche nel mondo reale? Scegli un amministratore di condominio a Roma capace di affrontare il nuovo mondo digitale, perché il feudalesimo – oggi – inizia pure… sotto casa tua www.webcondomini.net
Clicca su una stella per valutarla!
Valutazione media 0 / 5. Numero voti: 0
No votes so far! Be the first to rate this post.